27.11.12

Il mio Giappone

Miriam è una cara amica delle elementari. Conoscevo la sua passione per il Giappone  e quando è tornata l'ho tartassata di messaggi per farle scrivere un post  sulla cucina Giapponese. Mai proposta fu più azzeccata! Lei che è stata un mese intero a girare quest'isola sarà sicuramente più informata su questa arte culinaria ( si, la cucina giapponese è un'arte!!! )...e non si tratta solo di sushi, sashimi e roll.  Ringrazio infinitamente Miriam per il suo racconto culinario.
Buona lettura

Il mio amore per il Giappone, perchè il mio è un Amore con la A maiuscola è iniziato già da bambina, ovviamente guardando i cartoni animati nonché anime. Questo popolo mi incuriosì fin da subito. Quando guardavo gli anime mi chiedevo se quei luoghi che vedevo erano reali o frutto dell'immaginazione dei mangaka e di chi creava gli anime. Poi iniziai ad interessarmi successivamente alla cultura, alle tradizioni, e per ultimo alla lingua che decisi di imparare. Credo sia la cosa più coerente e duratura che abbia mai fatto in vita mia. Quindi tre anni fa mi iscrissi all'Istituto Giapponese di Cultura a Roma e da li il mio cammino si approfondì, e diventò una passione. Così decisi di assaporare ovviamente anche le prelibatezze culinarie nipponiche.
All'inizio devo dire ero un pò scettica all'idea di mangiare cose così diverse dalla nostra cucina, ma la curiosità era molto forte quindi provai.
La prima volta fu un'esperienza al quanto bizzarra, prima di tutto non andai in un vero ristorante giapponese, ma i proprietari erano cinesi, sia chiaro io amo la cucina cinese, ma secondo me non dovrebbero azzardare a fare altre cucine a meno che non le sappiano fare davvero bene. Perchè quando mi recai ad un vero ristorante giapponese, fu tutta un'altra storia. Ma l'apprezzai davvero solo dopo essere andata in Giappone.

























In Giappone ci sono stata per un mese lo scorso luglio, e il mio tour è iniziato visitando Tokyo, moderna ma magica metropoli  tradizionale, la visitai in due settimane, e non tutta è enorme, formata da 23 quartieri che non sono dei piccoli innocenti quartieri, ma quasi cittadine autonome, a seguire Nagoya, Mie, Nara, Osaka e la città che più di tutte mi è rimasta nel cuore è Kyoto.






















Consiglio a chiunque volesse fare questo viaggio di non visitare solo Tokyo, certo bellissima ma anche città come Kyoto dove c'è la vera cultura e tradizione giapponese sembra fuori dal mondo per quanto è bella, e infine Hiroshima, anch'essa bellissima.
 


Tornando al discorso culinario, ora vado spesso nei miei ristoranti giapponesi di fiducia e sono buonissimi e la qualità del cibo è ottima, si vede e si sente. Ma mangiare li ,vi assicuro ,è tutto un altro paio di maniche.
Per cominciare il Giappone non è solo sushi  ma c'è un mondo dietro che noi occidentali non conosciamo. Anche i miei amici giapponesi mi dicono :"noi giapponesi non mangiamo spesso il sushi, ma non so perchè nel mondo è diventato così famoso", io credo per l'originalità del piatto in sè.
Comunque questo racconto vorrei schematizzarlo in 4 parti ovvero la colazione, il pranzo, la merenda e la cena dei giapponesi.

Iniziamo con la colazione o anche asagohan (朝ご飯)
Diciamo che la colazione è molto molto abbondante praticamente un pranzo, infatti i miei amici che mi vedevano bere solo un caffè la mattina erano alquanto sbalorditi e mi dicevano : "ma mangi così poco..."
Non riescono entrare nell'ottica di bere solo un caffè è di mangiare solo latte e cereali.
Un giorno quando ero ospite a Mie nel Kansai la mamma di un mio amico mi preparò uova, "prociutto", che in realtà sembra più un incrocio tra una mortadella e un prociutto cotto, poi formaggio e pane e marmellata. Volevo morire!non ce la facevo a mangiare tutte quelle cose! Poi di prima mattina!! Così mangiai solo il pane tostato e la marmellata dicendole che non avevo molta fame la mia amica più coraggiosa mangiò anche l'uovo e il prociutto, ma io proprio non ce la feci.
La colazione classica dei giapponesi quindi può essere un pò come quella americana, quindi uova, prociutto wurstel o bacon, o marmellata e pane tostato con il caffè o il thè oppure quella della tradizione nipponica e più diffusa ovvero pesce, uovo sodo, zuppa di miso, tofu, riso bianco e vari tipi di verdure cotte messe tutte in apposite ciotoline.

















Il pranzo:hirugohan (昼ご飯)i giapponesi come si sa lavorano molto quindi di solito si portano i bento nonchè pranzo al sacco al lavoro ma a differenza dei nostri sono molto kawaii!!(ovvero carini) loro vivono per il  termine kawaii tutto deve essere carino, perchè per loro carino è più bello di "bello" perchè è anche figo e dolce nello stesso tempo e si divertono a decorare il cibo, come nella foto.












 

 
Le faccine si fanno con le alghe, e ci sono degli stampini appositi, costano 100 yen cioè un euro, ma se siete bravi magari riuscite a farli anche da soli con la santa pazienza!!io nn ci riuscirei mai, infatti in giappone comprai uno stampino.







La merenda sunakku スナックgiapponese invece è basata sopratutto sugli onigiri è per loro come per noi un panino.
Sono triangolini di riso bianco con dentro pesce o carne dei più vari tipi a volte anche insaporiti con maionese o spezie varie e avvolti anche da un'alga. (sono buonissimi!!!)
preparazione ONIGIRI
Ingredienti:
riso meglio se giapponese
alghe Nori (alghe in fogli, essiccate)
ripieno a scelta *
sale
i tipi di ripieni possibili (tutti salati) sono:
le prugne umeboshi
le alghe “konbu”
il salmone (grigliato e salato)o tonno o altri tipi di pesce o vegetali e non che preferite.
Preparazione:
prima di tutto lavare con le mani il riso con acqua fredda in una ciotola,senza premere troppo, più volte fino a che l’acqua diventi quasi trasparente
Lasciare asciugare circa mezz’ora il riso in uno scolapasta con i buchi sufficientemente piccoli posto su una ciotola per raccogliere l’acqua in eccesso.
In una pentola, mettere riso e acqua in proporzione di 1:1,2 ad esempio per 100 grammi di riso = 120 centilitri di acqua. Il 20% in più di acqua rispetto alla quantità del riso.
Mantenendo sempre il coperchio sulla pentola, cuocere a fuoco basso fino alla bollitura dell’acqua, dopodiché alzare il fuoco fino a cottura ultimata e all’evaporazione di tutta l’acqua. Mantenere possibilmente sempre il coperchio.
Quando l’acqua sarà tutta assorbita e quindi il riso cotto, spegnere e lasciare riposare per circa 10 minuti, poi mescolatelo.
Disponete 4 ciotoline con dentro sale, acqua, le alghe nori che avrete precedentemente tagliato a piccoli rettangoli e l’ultima con il ripieno che avete scelto. Quindi bagnatevi le mani, prendete un pizzichino di sale e sfregatevi le mani. Con un cucchiaio di legno o con la spatolina apposita prendete una quantità di riso che possa stare nelle vostre mani piegate a cucchiaio.
Con il pollice dell’altra mano premete al centro della polpettina di riso e create un piccolo foro per inserirvi il ripieno. Inseritevene un cucchiaino o un pezzetto e coprite con poco riso. Poi chiudete il riso tra entrambi le mani. Con quella superiore date la forma all’onigiri, l’altra di tenerlo. Rigirandolo più volte riuscirete a dare una forma triangolare, spessa circa due dita.
A questo punto mettete il rettangolo di alga alla base del triangolo, per impugnarlo senza sporcarsi le mani. Potete anche passarli nel furikake o sesamo nero.





C'è un altro tipo di merenda molto gustosa giapponese ma  più dolce, una sorta di merendina e si chiamano i dorayaki, non so se avete mai visto doraemon ma penso di si, lui ne anadava ghiotto. Il dorayaki è infatti uno dei dolci giapponesi più semplici da preparare, la sua fama è dovuta molto probabilmente dal cartone animato Doraemon.
Gli ingredienti per la preparazione di circa 10 dorayaki sono: 100 gr di farina, 50 gr di zucchero, un cucchiaio abbondante di miele, un cucchiaino da caffè di lievito, 2 uova fresche, 2 cucchiai di acqua.
Per il ripieno si usa la classica marmellata di azuki, detta anche anko, composta da fagioli rossi dolciastri.
Questa marmellata non ha un sapore molto comune, quindi per il nostro palato occidentale può piacere come non può piacere quindi se volete italianizzarla potete riepire i dorayaki come preferite con qualsiasi tipo di marmellata o se volete anche con la nostra tanto amata nutella.
La prima operazione è mescolare le uova con lo zucchero rendendo l’ impasto omogeneo. Si aggiunge la farina poco alla volta, cercando di non far formare i grumi e un cucchiaio di miele.
Mescolate dell'acqua con il lievito e versate il tutto all’interno dell’impasto. Mescolate nuovamente per bene.
L’impasto è pronto e va lasciato riposare per una mezz’ora.
Per la cottura mettete una padella antiaderente accesa a fuoco alto, fatela scaldare per qualche minuto.
Versate un cucchiaio di impasto nella padella e create un piccolo cerchio dello spessore di un paio di millimetri circa e lasciatelo cuocere fino a che sulla superficie si formino le bollicine.
Con una paletta staccatelo dalla padella e giratelo.
Lasciate cuocere qualche secondo e un lato del dorayaki è pronto Spalmateci il ripieno che avete scelto e procedete così fino a terminare l’impasto.

Se avete bambini a cui prepararli come merenda sono sicura che ne sarebbero molto contenti!!

















La cena: bangohan 晩ご飯 in giappone si cena in famiglia anche se molte volte dopo il lavoro i giapponesi sono quasi costretti dai datori di lavoro ad andare a cena insieme ai colleghi, cosa alquanto triste. Ci sono tanti piatti golosi che ho scoperto e di cui mi sono innamorata: uno di questi è la SOBA.
Ingredienti per 2 persone :
soba 200g ultimamente si trova anche in qualche supermercato
Dashi oppure brodo 600cc
salsa di soia 2 cucchiai
zucchero mezzo cucchiaio
sale
cipollotti tagliati molto fini
Preparazione :
Mettete brodo, salsa di soia, zucchero e sale in una pentola, regolando il sapore a piacere(deve avere un sapore abbastanza deciso, altrimenti con la soba si sente insipido) e portate ad ebollizione.
Contemporaneamente preparare la soba  come fossero spaghetti ma in acqua non salata..
Mettete la soba nelle ciotole, aggiungete il brodo e i cipollotti.
Così il brodo è pronto, se volete aggungere qualcosa  per rendere il piatto più gustoso io vi consiglio di mettere il tempura, che significa frittura, cioè friggete le verdure, o il pesce e poi lo mettete nel brodo.
Ma questo lavoro può essere fatto anche con la carne.







 

 ro, un cucchiaio abbondante di miele, un cucchiaino da caffè di lievito, 2 uova fresche, 2 cucchiai di acqua.

Per il ripieno si usa la classica marmellata di azuki, detta anche anko, composta da fagioli rossi dolciastri.
Questa marmellata non ha un sapore molto comune, quindi per il nostro palato occidentale può piacere come non può piacere quindi se volete italianizzarla potete riepire i dorayaki come preferite con qualsiasi tipo di marmellata o se volete anche con la nostra tanto amata nutella.

La prima operazione è mescolare le uova con lo zucchero rendendo l’ impasto omogeneo. Si aggiunge la farina poco alla volta, cercando di non far formare i grumi e un cucchiaio di miele.
Mescolate dell'acqua con il lievito e versate il tutto all’interno dell’impasto. Mescolate nuovamente per bene.
L’impasto è pronto e va lasciato riposare per una mezz’ora.
Per la cottura mettete una padella antiaderente accesa a fuoco alto, fatela scaldare per qualche minuto.
Versate un cucchiaio di impasto nella padella e create un piccolo cerchio dello spessore di un paio di millimetri circa e lasciatelo cuocere fino a che sulla superficie si formino le bollicine.
Con una paletta staccatelo dalla padella e giratelo.
Lasciate cuocere qualche secondo e un lato del dorayaki è pronto Spalmateci il ripieno che avete scelto e procedete così fino a terminare l’impasto.
Se avete bambini a cui prepararli come merenda sono sicura che ne sarebbero molto contenti!!



Non ci sono solo questi tipi di spaghetti per esempio ci sono gli UDON che io amo, con il brodo rimangono un pò più viscidi e più grossi rispetto alla soba, ma sono a parere mio anche più buoni della SOBA: direi di preparare i niku udon i miei preferiti!!!
Gli ingredienti per una  persona sono:
100 gr di udon, mezza cipollina, salsa di soia, mirin, sakè, olio di semi e un pizzico di farina. Per la carne vi consiglio quella di maiale.
Sminuzzate la cipolla e la carne e mettetele a soffriggere in una pentola con olio di semi, un cucchiaio di sakè, uno di mirin e uno di soia. Poi ponete gli udon in acqua bollente fino a che non raggiungono una cottura al dente. (anche se in giappone c'è chi li preferisce morbidi)Poi scolateli e raffreddateli facendoci scorrere sotto l’acqua del rubinetto.
La carne invece quando vedete che inizia a rosolare aggiungete mezzo litro di acqua. Regolatevi con le quantità di acqua  da aggiungere considerando che dovrà diventare il brodo degli udon.
Quando l’acqua sta per bollire aggiungete gli udon e mescolate bene.
Lasciate cuocere qualche minuto. Mescolate bene di modo tale che la farina non faccia grumi. L’ultimo passo è versare tutto in una o più ciotole.
 










Diciamo che qui sopra ho elencato i miei piatti preferiti, ma ovviamente ce ne sono molti molti molti altri! quindi non mi resta che dirvi ITADAKIMASU!BUON APPETITO!!!!e se amate il Giappone
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